Il buio oltre il green pass: un contributo alla riflessione

L’argomento green pass presenta diversi livelli di analisi, difficili – quando non impossibili – da districare e separare, e tutti egualmente importanti. Vogliamo provare con questa riflessione a portare il nostro contributo alla discussione.

Crediamo che, tra le tante definizioni che si possono dare del green pass, vi sia quella di “arma di distrazione di massa”, senza negarne l’importanza, ma cercando piuttosto di metterlo sullo stesso piano di tutto ciò che, dall’inizio della pandemia, viene costantemente oscurato: primo tra tutti, il collasso della sanità pubblica. Continua a leggere

Bastardi senza gloria

È di qualche giorno fa la notizia che, con ogni probabilità, Regione Lombardia affiderà alle associazioni e al privato sociale la vaccinazione anti-Sars-Cov-2 per tutte quelle persone che si trovano in una situazione amministrativa irregolare.
O meglio, per ora si parla solo di persone senza fissa dimora e/o in possesso di codice STP.
Peccato che non tutte le persone irregolarmente presenti in Italia abbiano necessariamente un STP, e peccato che al sistema di prenotazione non possano accedere neanche le persone che si stanno regolarizzando mediante sanatoria. Le maglie della penosa burocrazia in materia di immigrazione sono fitte, le situazioni che possono verificarsi tra la regolarità e l’irregolarità sono molteplici e complesse.

Che Regione Lombardia non si sia preoccupata della vaccinazione per tutte queste persone, non è certo una cosa sorprendente, dal momento che sono decenni che fa di tutto per disinteressarsene a più livelli. Sconcerta però il discorso pubblico attorno a questo improvviso interesse: lo possiamo davvero definire un’apertura, una conquista di civiltà? Continua a leggere