VOGLIAMO TUTTO! #6 Dignità e rispetto


Vedere calpestati la propria dignità e il rispetto per la propria persona nuoce gravemente alla salute.
Subire svalutazioni delle proprie competenze, ottenere mansioni meno pagate “perché sei donna”, non poter decidere in serenità una gravidanza perché ricattate dalla minaccia della perdita del lavoro… sono tutti fattori che mettono alla prova la nostra salute psichica e il nostro benessere.
Quanto possa fare male alla nostra salute subire percosse e violenze da una persona a noi vicina (un familiare, un compagno…) senza potersi sottrarre a questa tortura, magari perché non abbiamo le risorse economiche per farlo, non ha bisogno di essere spiegato.
Le violenze psicologiche, il ricatto economico, la distruzione sistematica dell’autostima, il controllo ossessivo, l’isolamento progressivo, anche se non accompagnate da violenza fisica, non fanno meno male alla nostra salute, anzi…
Tutto questo è drasticamente peggiorato con la pandemia. Continue reading

VOGLIAMO TUTTO!

 

quando c’è la salute c’è tutto!
quando c’è TUTTO, c’è la salute!
Rovesciamo il luogo comune: solo quando ci sono tutte le condizioni di una vita buona, possiamo essere davvero in salute.
Questo percorso vuole riflettere in senso critico su quali sono, o meglio, dovrebbero essere queste condizioni.
Cosa vogliamo? VOGLIAMO TUTTO!

#1 cure e accesso alle cure post del 22/3

#2 politiche sanitarie e sicurezza post del 29/3

#3 casa post del 7/4

#4 ambiente post del 13/4

#5 Rispetto per la fragilità post del 20/4

#6 Dignità e rispetto post del 27/4

VOGLIAMO TUTTO! #3 Casa

Poter abitare in un alloggio confortevole, provvisto delle comodità di base, è fondamentale per vivere in salute.
Spesso vediamo che, in contesti abitativi sovraffollati o con difficile accesso alle forniture, le malattie si sviluppano e si propagano più facilmente. Per ritenere un alloggio salubre, non è sufficiente l’allaccio alle utenze: è necessario anche accesso all’acqua calda, uno spazio per cucinare, la possibilità di conservare gli alimenti e un letto dignitoso.
A Milano moltissimi alloggi, sia pubblici che privati, versano in pessime condizioni per la noncuranza e la volontà speculativa dei proprietari o degli enti gestori, esponendo chi ci vive, senza avere altre possibilità abitative, a un rischio maggiore di contrarre malattie. In questi casi, l’assistenza medica non basta a intervenire sulle condizioni di salute della persona: è inutile imbottire di farmaci per i reumatismi chi vive in un sottoscala con infiltrazioni di umidità.
In questi anni abbiamo visto come le politiche abitative attuate in città hanno portato sempre più persone a fare i conti, per necessità economica, con tutto questo. Ricordiamo tra tutti il Piano Casa attuato dal governo Renzi (decreto Renzi-Lupi) che impedisce agli occupanti l’allaccio alle utenze e una regolare residenza, senza la quale è impossibile, tra le altre cose, richiedere il medico di base. Da un lato, queste persone vengono messe in condizioni di ammalarsi più facilmente, dall’altro vengono limitate nella loro possibilità di accedere alle cure.
Questo senza voler considerare il risvolto psicologico del rapporto tra casa e salute, che ha a sua volta ripercussioni sul benessere fisico: senz’altro si vive meglio tranquilli e al caldo, che precari e al freddo.
Per approcciare il tema della salute in modo ampio ed efficace, è fondamentale rivedere le politiche abitative dalle basi: è impensabile avere una popolazione sana, se una sempre più larga parte di essa vive in luoghi non salubri. Una politica volta ad alleggerire la pressione sul SSN dovrebbe puntare a garantire l’accesso universale a un alloggio salutare, indipendentemente dal reddito.

 

VOGLIAMO TUTTO! #2 Politiche sanitarie e sicurezza

In una società ideale, attività essenziali per la collettività come la scuola e i trasporti dovrebbero funzionare in sicurezza.

Nella società capitalista, invece, tutte le scelte politiche mirano al profitto: nessun protocollo di messa in sicurezza di scuole e trasporti ha avuto lunga durata, in quanto costoso e senza alcun ritorno economico immediato.

Durante la pandemia, l’unica politica condivisa di messa in sicurezza della scuola è stata la chiusura, mentre si evocavano aperture di stadi e piste da sci. Similmente, il trasporto pubblico è diventato o meno efficiente o veicolo di contagio.

Consigliamo, per gli approfondimenti:
un articolo del Manifesto, pubblicato a febbraio 2021
La vaccinazione non deve oscurare la prevenzione
qui il PDF
la ricerca della Fondazione Italia in Salute
Covid, l’indagine: “Sanità sospesa per 35 milioni di italiani”

VOGLIAMO TUTTO! #1 Cure e accesso alle cure

La cura dovrebbe soddisfare un bisogno essenziale: l’accesso alle prestazioni dovrebbe essere universale, rapido e gratuito, e l’offerta di cura dovrebbe avere una distribuzione capillare sul territorio.

Tuttavia, nella società capitalista, tutte le politiche sanitarie sono basate sul profitto. L’accesso alle prestazioni richiede lunghi tempi di attesa e il pagamento di ticket elevati, il che spinge i pazienti verso le strutture private; la sanità territoriale, non producendo alcun profitto, è stata completamente smantellata, mentre tutti i percorsi di cura sono stati concentrati nelle strutture ospedaliere.

La pandemia ha solo reso più evidente questa contraddizione: i tempi di attesa si sono ancor più dilatati, favorendo ulteriormente il ricorso alla sanità privata; gli stessi presìdi per combattere la pandemia sono stati trattati alla stregua di merci, come i tamponi molecolari a pagamento. La mancanza di un filtro “territoriale” ha fatto sì che l’unica offerta assistenziale venisse offerta dalle strutture ospedaliere, che a oggi rappresentano un “nodo di diffusione” dell’infezione virale.

Consigliamo, per chi volesse approfondire, due testi base sul sistema sanitario in Italia

Discorso sulla sanità

Quarant’anni di sanità e di welfare in italia

Dal 1994 L’AMP cura tutt*…

…adesso l’Amp ha bisogno della tua cura

Dal 1994 l’ambulatorio medico popolare porta avanti la battaglia per l’accesso alle cure e per il diritto universale alla salute, garantendo visite mediche gratuite a chi non può accedere al sistema sanitario pubblico e combattendo contro la privatizzazione e la mercificazione della sanità.

Durante il lockdown coerenti con questo percorso abbiamo tenuto aperto l’ambulatorio visite per assicurare la continuità delle cure ai nostri pazienti.

Purtroppo durante questi mesi -e temiamo per molto tempo a venire- sono venute meno tutte le fonti di sostegno economico (cene sociali, tanghi solidali, mercatini e aperitivi benefit) che ci hanno permesso fino ad ora di proseguire l’attività.

Quanto ci serve e per cosa: l’ambulatorio ha un bilancio molto contenuto, in questi anni abbiamo infatti dimostrato come possano essere garantite le cure a costo quasi zero. Per le bollette, l’indennità di occupazione a prezzo “politico” che paghiamo alla proprietà dello spazio, il compenso per la colf che ci tiene la sede pulita e sanificata
ci servono circa 4000€ annui.

Come puoi aiutare l’AMP?

* sottoscrizione tramite Paypal o con bonifico… in cambio della tua solidarietà riceverai un buono che potrai usare alla prima iniziativa che programmeremo (una bevuta, un libro, un oggetto a tua scelta del nostro mercatino…)

Per sottoscrizioni tramite bonifico chiedici istruzioni mandando una mail a donazioni.amp@inventati.org

* hai un locale, una associazione, uno spazio in cui puoi svolgere iniziative? puoi tenere un barilotto per l’amp x raccogliere sottoscrizioni o organizzare una serata solidale in cui una piccola percentuale di ciascun ingresso o consumazione viene devoluto all’amp, contattaci