VOGLIAMO TUTTO! #8 Cultura

L’ intervento sulla cultura può contemporaneamente innescare sviluppo economico ed essere fattore di coesione e di inclusione e, quindi, di sostenibilità sociale: un benessere che aiuta anche la nostra salute.
Un approccio strategico dello sviluppo territoriale basato sulla risorsa cultura ha mostrato numerose potenzialità. La politica di coesione può, infatti, contribuire a sostenere processi di valorizzazione integrata del patrimonio culturale, materiale e immateriale. Continue reading

VOGLIAMO TUTTO! #7 Lavoro e reddito universale


La rabbia sociale è un aspetto che la storia ha sempre legato alle epidemie e alle carestie.
Spesso, per capirne le ragioni, servono i numeri, crudi. In Italia esistevano 3,2 milioni di lavoratori precari nel dicembre 2019, prima della tempesta epidemica che, in moltissimi casi, li ha travolti. Esisteva poi una platea di almeno 3,7 milioni di persone formata dai lavoratori irregolari, ossia da coloro che lavorano senza essere messi in regola dal punto di vista contrattuale, fiscale o contributivo. Continue reading

VOGLIAMO TUTTO #5 Rispetto per la fragilità

Le persone, quando raggiungono una certa età, si trovano davanti ad una contraddizione interessante: da una parte rappresentano per la nostra società la “parte morta”, in quanto non più produttiva, dall’altra sono il target di un crescente interesse del sistema capitalistico come fruitori di servizi dedicati alla terza/quarta età.
Questa contraddizione si evidenzia nella sempre più florida industria delle RSA, dove l’improduttivo anziano viene recluso in attesa del fine vita.
A fine 2017, nelle RSA e RSD (residenze per disabili) operavano 1.271 imprese, 702 delle quali private e profit e 569 non profit. I quattro quinti del settore sono gestiti da istituzioni pubbliche e Onlus; l’offerta dei privati profit, però, è in costante crescita e ha colmato in parte l’uscita del privato non profit, i cui operatori generalmente di dimensioni modeste.
Nel settore è in corso un forte fenomeno di concentrazione che ruota intorno a pochi gruppi, tra i quali KOS del gruppo CIR-De Benedetti con il marchio Anni Azzurri, Tosinvest degli Angelucci con le residenze San Raffaele, Sereni Orizzonti della famiglia Blasoni. Ma dalla Francia sono già arrivati i giganti quotati Korian e Orpea, i primi due operatori mondiali con un fatturato combinato di 7,35 miliardi nel 2019, quasi 400 milioni di utili netti e patrimonio immobiliare aggregato di oltre 8 miliardi. Continue reading

VOGLIAMO TUTTO! #4 Ambiente

Partiamo da una domanda che non vuole essere provocatoria, né intende sottovalutare il pericolo rappresentato dal contagio del coronavirus: perché si resta così terrorizzati da questo virus e pressoché indifferenti di fronte alle stime dei decessi prematuri che l’OMS attribuisce direttamente alle patologie indotte dall’inquinamento atmosferico? Eppure, stiamo parlando di 790.000 morti all’anno solo in Europa, di cui una fetta consistente (circa 80.000) in Italia. Forse perché non è corretto contrapporre morti certe a semplici stime? Nemmeno se la fonte è più che autorevole e queste stime sono ricavate da rigorose analisi epidemiologiche continuamente aggiornate?

La verità è che il rischio di contrarre tumori o malattie respiratorie dalle sostanze tossiche disperse in atmosfera è accettato come un rischio remoto, che toccherà sempre a qualcun altro e non a noi. E che, quando anche vi fosse piena consapevolezza dei pericoli a cui andiamo incontro semplicemente uscendo di casa e immergendoci nel “bagno” quotidiano dei veleni derivanti dal traffico e dalle attività industriali, consideriamo questo rischio come un prezzo necessario da pagare al progresso. Ma morire per il progresso, per un modello di sviluppo ormai insostenibile, è forse più dignitoso che morire per un contagio da virus? Continue reading