VOGLIAMO TUTTO #5 Rispetto per la fragilità

Le persone, quando raggiungono una certa età, si trovano davanti ad una contraddizione interessante: da una parte rappresentano per la nostra società la “parte morta”, in quanto non più produttiva, dall’altra sono il target di un crescente interesse del sistema capitalistico come fruitori di servizi dedicati alla terza/quarta età.
Questa contraddizione si evidenzia nella sempre più florida industria delle RSA, dove l’improduttivo anziano viene recluso in attesa del fine vita.
A fine 2017, nelle RSA e RSD (residenze per disabili) operavano 1.271 imprese, 702 delle quali private e profit e 569 non profit. I quattro quinti del settore sono gestiti da istituzioni pubbliche e Onlus; l’offerta dei privati profit, però, è in costante crescita e ha colmato in parte l’uscita del privato non profit, i cui operatori generalmente di dimensioni modeste.
Nel settore è in corso un forte fenomeno di concentrazione che ruota intorno a pochi gruppi, tra i quali KOS del gruppo CIR-De Benedetti con il marchio Anni Azzurri, Tosinvest degli Angelucci con le residenze San Raffaele, Sereni Orizzonti della famiglia Blasoni. Ma dalla Francia sono già arrivati i giganti quotati Korian e Orpea, i primi due operatori mondiali con un fatturato combinato di 7,35 miliardi nel 2019, quasi 400 milioni di utili netti e patrimonio immobiliare aggregato di oltre 8 miliardi. Continue reading