VOGLIAMO TUTTO! #7 Lavoro e reddito universale


La rabbia sociale è un aspetto che la storia ha sempre legato alle epidemie e alle carestie.
Spesso, per capirne le ragioni, servono i numeri, crudi. In Italia esistevano 3,2 milioni di lavoratori precari nel dicembre 2019, prima della tempesta epidemica che, in moltissimi casi, li ha travolti. Esisteva poi una platea di almeno 3,7 milioni di persone formata dai lavoratori irregolari, ossia da coloro che lavorano senza essere messi in regola dal punto di vista contrattuale, fiscale o contributivo.
Raggiungere con forme di sussidio questa porzione enorme del mondo del lavoro composta da precari e irregolari è estremamente complesso, se non si ricorre a forme di reddito universale; non raggiungerla significa però, in questa fase difficilissima, alimentarne il senso di abbandono e l’inevitabile rabbia.
Tale reddito non si pone come alternativa alle altre forme di welfare oggi esistenti. Vogliamo un reddito che ci svincoli, finalmente, dal concetto di lavoro.