Riportiamo il comunicato del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud in merito alla morte di Elena, ragazza di diciannove anni, bruciata viva mentre era legata a un letto di contenzione in SPDC a Bergamo.
Il 13 agosto, nell’ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo, divampa un incendio. A seguito di ciò muore una ragazza di diciannove anni, legata ad un letto di contenzione. Il suo nome è Elena. La direzione sanitaria si affretta, attraverso gli organi di stampa, a giustificare la contenzione come forma di tutela esercitata proprio “a beneficio” della paziente, rea di aver precedentemente tentato il suicidio. Continua a leggere