giovedì 28 ottobre,
ore 21 sede AMP via dei transiti 28
incontro di autoformazione con gli avvocati del punto precario
informazioni pratiche di autotutela legale per migranti e nativi
giovedì 28 ottobre,
ore 21 sede AMP via dei transiti 28
incontro di autoformazione con gli avvocati del punto precario
Chi siamo L’ente promotore del progetto è il Comitato Vivere in Zona 2, nato nel 2008 e composto da persone di diverso orientamento politico che condividono progetti, proposte, idee per la risoluzione dei problemi presenti sul territorio e nel contempo si impegnano per la valorizzazione delle potenzialità che lo contraddistinguono.
Il Comitato, costituitosi in Associazione riconosciuta nel gennaio 2010, è il soggetto capofila di una cordata di 50 realtà che lavorano in rete per questo progetto: Amici Casa della Carità/Terre ospitali, La Città del Sole/Amici del Parco Trotter, Assab One, Ambulatorio Popolare di via dei Transiti, ANPI, Associazione AB, Associazione Amici di Camilla, Associazione culturale boliviana, Associazione Durchblick, Associazione Insieme nelle Terre di Mezzo, Associazione ArtiGirovaghe, Associazione culturale Villa Pallavicini a.p.s., Associazione Genitori Scuola Elementare di Via Russo, Associazione Sportiva G.a.N., ASD S. Gabriele Basket, Associazione sportiva S. Giovanni Crisostomo, Biblioteca civica, Casa della Cultura Islamica, Casa Editrice Terre di Mezzo, Comin cooperativa sociale, Comitato Vivere in zona 2, Emergency zona 2/3, La Saletta, Legambiente, Liceo artistico Caravaggio, Orchestra di via Padova, OZeventi, Parrocchia S. Basilio, Parrocchia S. Giovanni Crisostomo, Parrocchia S. Giuseppe, Periodico Martesana Due, Polo Start 1, Scout Agesci, Scuola della Casa del Sole, Scuola di via Russo, Scuola di via Cesalpino, Sitart, Teatro La Madrugada, Teatro Officina, Teatro Gioco Fiaba, Tempo per l’infanzia, Terre di mezzo,UVI.
I fondamenti dell’iniziativa Il Comitato ha sempre lavorato con un approccio progettuale e propositivo con la presunzione di non agitare emergenze, ma di concorrere a risolverle; è orientato a lavorare per integrare e sostenere quanto di positivo le realtà associative e istituzionali fanno, per migliorare la qualità della vita di chi vive e lavora nella Zona 2.
Attraverso una serie di ricerche, l’organizzazione di convegni e iniziative culturali, la realizzazione di interviste e documentari, il Comitato ha contribuito a mettere in luce la rilevanza del fenomeno migratorio nella zona; la grande risorsa educativa rappresentata dalle scuole; l’importanza economica di Via Padova, che ormai costituisce una realtà economica integrata e multietnica; lo stato dell’arredo urbano, le situazioni di degrado fisico e abitativo, la presenza di situazioni dove il problema della sicurezza è molto evidente.
Questo approccio costituisce il fondamento dell’azione proposta nel progetto di “festa di quartiere aperta alla città”, un momento per conoscere le risorse umane, culturali, economiche che fanno di via Padova un importante laboratorio multietnico, socialculturale, con risorse umane e materiali disponibili e non pienamente utilizzate o talvolta ignorate.
Obiettivi
Per maggiori informazioni consultare il sito dedicato all’iniziativa: http://www.meglioviapadova.org/
Domenica 9 maggio 2010, dalle 17.30 alle 20.00
presso l’ex Chiesetta del parco Trotter
(entrata da via Giacosa 46 e da Via Padova 69 Milano)
la associazione Ambulatorio Medico Popolare
il comitato No Expo
PRESENTANO
i veleni che mangiamo,i veleni che respiriamo
interverranno:
Per ulteriori informazioni visitare i siti:
Un particolare ringraziamento al Consiglio di Istituto della scuola del Trotter.
cantieri di diverse città (Bologna, Reggio Emilia, Parma, Brescia, Suzzara, Torino) hanno scioperato contro la legge Bossi Fini e il pacchetto sicurezza, all’interno della giornata del Primo Marzo. Nativi e migranti che vivono la crisi sulla propria pelle, indicano nella Bossi Fini una legge sul mercato del lavoro che vuole la precarizzazione di intere generazioni di lavoratori migranti per precarizzare tutti e tutte. Per questo partecipiamo alla Mayday assieme all’Ambulatorio medico popolare di Milano per parlare a tutte le lavoratrici e i lavoratori precari, migranti e nativi, di diritti, diritto alla salute, diritto alla sicurezza sul lavoro e alla salubrità dell’ambiente, diritto a servizi pubblici di qualità, diritto ad un welfare di qualità, diritti di cittadinanza per tutti e tutte. Non ci arrenderemo ad un futuro di razzismo e di diritti calpestati.