31-01: Presidio Antirazzista e di Solidarietà a Gaza dalle ore 14 alle 18 via Padova angolo Arquà

Dopo aver permesso allo stato assassino d’Israele un vero e proprio sterminio del popolo palestinese nella striscia di Gaza, gli stati occidentali pensano in tutta fretta a come realizzare nuovi profitti dalla ricostruzione, mantenendo il popolo palestinese confinato in una vera e propria prigione a cielo aperto. L’Italia fa pienamente parte di questa schiera di avvoltoi. E’ assolutamente necessario proseguire nella denuncia dell’occupazione israeliana, della guerra senza fine e dell’ipocrisia della pace imperialista a cui si alterna, mantenendo alta l’attenzione e il sostegno alla lotta di resistenza del popolo palestinese che, nonostante il genocidio che subisce da 60 anni, non si piega e continua a combattere.

Contemporaneamente, sul fronte interno, la crisi economica, destinata ad approfondirsi ulteriormente comincia a produrre una crescita del malcontento popolare e nuovi processi di lotta in cui i spicca la presenza e la determinazione dei proletari immigrati.
Di fronte a tutto questo i padroni dell’economia e delle città si rifugiano nei pacchetti sicurezza e invocano l’arrivo di nuovi militari. Come sempre si  preparano all’uso della forza per fronteggiare la possibilità che il movimento popolare si unisca dal basso e si organizzi e cercare di difendere i loro interessi e i loro privilegi.

Il quartiere milanese di via Padova – V.le Monza Padova è senz’altro uno spaccato reale di queste possibilità di lotta: un quartiere proletario con una forte presenza di immigrati, teatro del primo insediamento dell’esercito a Milano, ma anche di importanti mobilitazioni che hanno attraversato l’intero tessuto sociale del quartiere: dall’occupazione degli studenti del Caravaggio, all’autodifesa finora vincente dell’Ambulatorio Medico Popolare, passando per le forti mobilitazioni del proletariato arabo del quartiere a sostegno di Gaza.

Esperienze a cui abbiamo dato sostegno attivo e da cui vogliamo partiamo per rafforzare ulteriormente l’intervento sul territorio.
Diamo forza a questa battaglia. Partecipiamo al presidio di sabato! 

SOLIDARIETÀ A GAZA E AL POPOLO PALESTINESE,
CONTRO IL SIONISMO ISRAELIANO E L’IMPERIALISMO ASSASSINI

NO AI PACCHETTI SICUREZZA E ALLE LEGGI RAZZIALI.
FUORI L’ESERCITO DALLE METROPOLI E PIENI DIRITTI PER TUTTI

PER L’UNITÀ DELLE LOTTE DI FRONTE ALLA CRISI.
FACCIAMO CRESCERE L’AUTORGANIZZAZIONE SUL TERRITORIO

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Comitato Antirazzista Milanese

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22-01: è in corso lo sgombero di cox 18!

Sgombero in corso di Cox 18! Invitiamo tutt* a portare solidarietà e/o a diffondere la notizia!

Aggiornamenti:

Ore 18.39

Il presidio che prosegue sotto Palazzo Marino ha deciso di organizzare per questa sera alle 21 – 21.30 un’assemblea pubblica generale presso la sede dello Slai Cobas di via Liguria, 49. La scelta è dettata dalla volontà di stare fisicamente vicino al Cox 18, posto a pochi metri dalla sede Slai Cobas. La corrispondenza da Milano con Marco, della nostra redazione meneghina.

[Scarica il contributo audio, durata: 4 min.]

(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)

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Ore 17.10

Alcune centinaia di compagni-e, nonostante l’orario lavorativo, stanno partecipando al presidio contro lo sgombero del csoa Conchetta in piazza Scala, davanti al municipio dove e’ in corso il consiglio comunale. Il palazzo del comune e’ presidiato da un forte schieramento di polizia e carabinieri; i rappresentanti della giunta non vogliono ricevere una delegazione dei manifestanti.
Il presidio continua ed è stato lanciato l’appello di recarsi tutti-e in piazza Scala per rafforzare la protesta. Sentiamo una breve comunicazione fatta dal camion con l’amplificazione da Paolo Limonta sulla situazione.

[Scarica il contributo audio, durata: 1 min.]

(Fonte: Radio Onda d’Urto –  http://www.radiondadurto.org/)

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Ore 16.21

il corteo è arrivato a palazzo Marino. L’ingresso è completamente transennato con dietro un cordone di polizia in anti-sommossa.

(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12766)

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Ore 15.22

Lo sgombero del centro sociale Cox 18 di Via Conchetta a Milano minaccia anche l’esistenza della libreria Calusca, fondata da Primo Moroni e dello stesso “Archivio Primo Moroni”. Attualmente allo stabile sono stati posti i sigilli ma il materiale non è stato toccato. Sull’importanza della libreria e dell’Archivio, un vero e proprio patrimonio collettivo di materiali e di sapere intrecciato con la storia del conflitto sociale e dei movimenti, sentiamo Roberto, dell’Archivio Primo Moroni.

[Scarica il contributo audio, durata: 5 min.]

(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)

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Ore 15.14

Rassegna stampa pubblicata da Indymedia: http://lombardia.indymedia.org/node/12764

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Ore 14.38:

parte ora corteo da COX18 verso palazzo marino.

(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12761)

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Ore 14.14:

Mi scrive Maysa Moroni, figlia di Primo Moroni:

Oggetto: Sgomberano Conchetta e la Calusca

Ciao Sandro, in questo momento stanno sgomberando Cox 18 con la Calusca e l’archivio immenso di mio padre di cui stanno tentando il sequestro.

L’archivio è proprietà privata mia e di mia madre.

Chiunque tu conosca a Milano che sappia chi era mio padre digli di andare lì, avvocati giornalisti semplici persone.

Qualunque tipo di visibilità tu pensi di poter dare a questa storia sarà da me apprezzata infinitamente.

Ciao Sandro un abbraccio oggi tristissimo, Maysa

L’associazione culturale Cox 18 è in via Conchetta 18, a Milano, zona Navigli.

(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12758)

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Ore 13.46:

Irruzione della polizia stamattina nello spazio sociale occupato Cox18 di via Conchetta a Milano. Alle 7 di oggi, senza alcun mandato giudiziario, la polizia di Stato e quella locale hanno approfittato dell’effetto sorpresa per effettuare lo sgombero dei locali occupati dal 1976 da questa storica relatà di movimento milanese. Immediata la risposta dei militanti. Alcune centinaia di compagni e compagne sono giunti in mattinata sul posto per dare man forte agli occupanti, che hanno denunciato da subito quest’atto di polizia illegale e provocatorio. Nel tentativo di avvicinarsi allo stabile sono stati ripetutamente caricati. Ne è nato un presidio nelle vicinanze dal quale sono partiti ripetuti slogan contro il sindaco Moratti e l’assessore De Corato. Verso le 12 è stato deciso di sigillare lo stabile e adesso i compagni e le compagne dovranno ricorrere d’urgenza presso il tribunale.

A seguire, circa trecento militanti del movimento milanese hanno dato vita ad un corteo improvvisato per le vie della città, terminato pochi minuti fa. Durante la manifestazione, ci sono stati lanci di oggetti contro la polizia, ma nessuno scontro cruento. Al momento la situazione è in stallo, con diverse centinaia di persone tornate in presidio fuori dal Cox18. Un altro presidio di protesta contro questo sgombero illegale è stato promosso per questo pomeriggio a Milano. L’appuntamento è alle 15.30 in Piazza della Scala, in concomitanza con l’inizio del consiglio comunale che si terrà a Palazzo Marino. L’aggiornamento con Stefano, compagno del Cox18.

[Scarica il contributo audio, durata: 2 min.]

(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)

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Ore 11.54:

un gruppo di compagn che ha cercato di avvicinarsi da una via laterale è stato ripetutamente caricato ma ora la situazione è abbastanza tranquilla .bellissima è la solidarietà di compagni e compagne di tutte le realta milanesi e non che continuano ad arrivare, ci sono circa 200 persone davanti al cordone di polizia .sono state chiuse via conchetta e lungo il naviglio.slogan contro De Corato la Moratti e contro gli sfratti.lo sgombero è illegale quindi per ora è tutto bloccato e nessuno si muove dal presidio.

invitiamo tutti e tutte ad essere presenti

non ci cancelleranno facilmente

(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12746)

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Ore 9.50:

Questa mattina, all’improvviso, le forze di polizia hanno dato inizio a uno sgombero sconcertante: quello del Centro Sociale Conchetta, storica sede, da decenni, della cultura alternativa di Milano, che nel passato fece riferimento a uno degli intellettuali milanesi fondamentali per tutto l’underground e per le lotte civili condotte in Italia, Primo Moroni, il cui importantissimo archivio è conservato all’interno del Conchetta (si temono danni a una documentazione di valore storico eccezionale). E’ in corso un processo che concerne l’occupazione dello stabile da parte del Centro Sociale (da più di 25 anni) e quindi, a caldo, non si comprendono né i motivi né gli appigli legali per un’iniziativa di sgombero, prima che la sentenza sia emessa.
Dopo lo sgombero del Centro Sociale di via Conchetta 18, i ragazzi hanno occupato la circonvallazione e improvvisato un corteo non autorizzato. Tensione in via Vigevano, dove i manifestanti hanno lanciato sassi e bottiglie contro le forze dell’ordine. Il corteo si è poi spostato davanti alla stazione di Porta Genova e ha bloccato ancora una volta la circolazione. I partecipanti, diretti alla sede del Comune in piazza della Scala, hanno dietro allo striscione “Conchetta è nostra e la riprenderemo”. Folto il presidio davanti a Palazzo Marino.
Si è messa a parlare la mente politica che c’è dietro questo inatteso sgombero: “Fra i tanti episodi da teppisti registriamo anche un lancio di una telecamera contro un funzionario di polizia e di un petardo contro un agente della Polizia locale, che è ora ricoverato per accertamenti”, fa sapere il vicesindaco Riccardo De Corato. Che annuncia: “Ne abbiamo altri da sgomberare. Si preparino”.

(Fonte: Carmilla On Line – http://www.carmillaonline.com/archives/2009/01/002916.html#002916)

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Ore 8.36:

Alle 7 di questa mattina al centro sociale Cox18 di Via Conchetta è arrivata la polizia che vuole sgomberare questo storico spazio milanese. L’invito a tutti e tutte è quello di recarsi sui Navigli per imperlo. Il servizio con Sytefano, compagno del Cox18.
[Scarica il contributo audio, durata: 1 min.]

(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)

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Ore 7.57:

presenza polizia in cox per sgombero confermato,

chi può vada lì

(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12737)

Report Assemblea Generale 20 Novembre

OLTRE LA DIFESA DELL’AMBULATORIO MEDICO POPOLARE

L’assemblea del 20 novembre tenuta presso la sede USI di Milano, alla quale hanno partecipato diverse realtà del movimento milanese e di altre città, ha deciso alcune iniziative in difesa degli spazi che a Milano sono a rischio sgombero e per contrastare le politiche securitarie razziste.
La prima è in difesa dell’Ambulatorio Medico Popolare di Milano per il quale il 25 novembre è previsto l’arrivo dell’ufficiale giudiziario con richiesta di intervento della forza pubblica: a partire dalle 19 di lunedì 24/11 iniziativa non stop in via dei transiti 28, che continuerà con la colazione e il presidio antisfratto la mattina del 25.
Altre iniziative sono previste nelle prossime settimane in difesa di altri spazi minacciati.

17-10-08: Avviso di Sloggio

Bigoni Edoardo Ciro […]

AVVISA

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO […] “AMBULATORIO MEDICO POPOLARE” A.M.P, in persona del Presidente o del suo legale rappresentante pro tempore, con sede a Milano in Via dei Transiti n. 28 che il giorno 17 – 10 – 08 ore 7 e seguenti l’Ufficiale Giudiziario si recherà nello stabile […] per ivi procedere all’immissione del locatore nel possesso dell’unità immobiliare […].

Il signor bigoni anela a poter aprire il suo negozietto, ma * compagn* dell’AMP resistono

Ambulatorio Sotto Sfratto

Qualcuno crede che siamo alla fine di un percorso partito tredici anni fa, una follia in un mondo dove tutto si misura col denaro: un ambulatorio gratuito per il diritto alla salute.

Si trova nei locali, per quasi due decenni lasciati in totale abbandono, al piano terra della storica casa occupata in via dei Transiti 28, Milano.

3600 persone visitate, 30 visite gratuite ogni settimana, migliaia di ore spese da decine di volontari e volontarie. Il tutto con la spesa di poche centinaia di euro l’anno, autofinanziate e in totale indipendenza da partiti ed istituzioni.

L’AMP in questi anni ha inciso nell’abitare questa città fornendo visite mediche di base in sede e favorendo l’ accesso a visite mediche specialistiche presso associazioni, consultori e ambulatori con i quali costituisce, nell’area urbana milanese, una rete che garantisce prestazioni mediche a chi non può accedere al Sistema Sanitario Nazionale.

Inoltre, l’AMP aiuta i migranti senza permesso di soggiorno a esercitare il diritto di accesso alle prestazioni ospedaliere per urgenze o malattie gravi, come previsto dalla normativa vigente del Ministero della Sanità.

Questo è l’Ambulatorio Medico Popolare. Questo è quanto non capirà mai il sig. Ciro Bigoni che ha comprato i locali per poche lire nel 2003, solo per fare un buon affare a scapito di una battaglia che rivendica un diritto fondamentale, il diritto alla salute.

Aveva già provato a far causa con l’assurda accusa di esercizio abusivo della professione medica ed aveva ovviamente perso. Ora però chiede lo sfratto ed i danni, ed il tribunale gli dà ragione: deve poterci mettere il suo negozietto, obbligando chi gestisce l’ambulatorio a dover andare via entro il 15 luglio 2008 pagandogli oltre 14.000 euro di danni.

1000 euro per ogni anno passato a togliere le castagne dal fuoco ad uno stato imbelle ed ipocrita al punto da non applicare nemmeno le sue stesse leggi, in una regione dove non sono garantiti neppure i diritti fondamentali.

Perché mai la legge del profitto dovrebbe essere l’unica a prevalere.