Quando delle persone sono costrette a salire su una torre, e a restarci nonostante il freddo e le difficoltà, per richiedere quei diritti che dovrebbero essere garantiti ad ogni donna e uomo, perché il paese dove vivono e lavorano nega loro “per legge” la possibilità di una vita dignitosa; quando un medico che fa il proprio lavoro, prestare soccorso a chi ne ha bisogno, viene indagato come se fosse un pericoloso criminale, perché nel paese dove lavora la sanità non dev’essere nient’altro che un business riservato agli amici di chi ci governa; quando ciò che è “legale” non coincide più con ciò che è giusto, allora noi non abbiamo dubbi: queste intimidazioni non possono farci paura, perché sappiamo da che parte stare.
Tutta la nostra solidarietà ad Andrea!
Consultoria Autogestita