Queste norme, in particolare l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, al quale si connettono altre forme di discriminazione e persecuzione, potranno essere oggetto di un giudizio di incostituzionalità, come sono oggetto di critiche da parte di diverse autorità internazionali.
A questi aspetti e a questi giudizi il governo italiano e diverse forze politiche si sono mostrati completamente indifferenti.
L’attesa di eventuali annullamenti o revisioni non può essere posta a carico delle persone che saranno colpite da queste norme.
Dai cittadini italiani coinvolti nelle situazioni create da queste leggi è possibile attendersi un’obiezione di coscienza in nome di principi vigenti, espliciti nella Dichiarazione universale dei diritti umani:
«Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni…» (Art. 14)
EMERGENCY
Milano, 15 maggio 2009