In questi quindici anni abbiamo continuamente cercato di fare dell’AMP un luogo in cui la visita medica abbia un ruolo di comunicazione e non di pura osservazione, un tentativo di unire il concetto di cura e di prevenzione con la denuncia degli abusi di una sanità permeata di profitti, inaccessibile per i poveri ma a misura di ricchi e di assicurazioni private.
Siamo ben consapevoli dei limiti con cui fino ad ora abbiamo realizzato il progetto iniziale. Ma sappiamo anche quanto rimane attuale la proposta: mantenere vivo uno spazio in cui praticare un’idea differente di diritto alla salute, coniugando un’attività concreta di intervento sanitario con una battaglia politica più generale di trasformazione sociale. La nostra idea di salute non potrà mai essere slegata da una risposta concreta e da una presenza attiva nelle contraddizioni che la negazione del diritto alla salute comporta, con una proposta politica di trasformazione della società contro la logica del profitto delle politiche neoliberiste.
L’ambulatorio è interessato a collaborazioni professionali ma non solo. Cerchiamo il contributo di tutti coloro che vogliono non far restare invisibili le migliaia di donne, uomini, bambini e bambine che hanno diritto alla assistenza sanitaria, e se la vedono negata; di coloro che sono disposti a discutere il concetto stesso di salute (che non è solo assenza di malattia), che siano disposti a combattere una riforma dell’assistenza sanitaria che sta distruggendo l’attuale organizzazione, certo non perfetta, per sostituirla con un’enorme macchina che macina persone e fabbrica soldi.
Facciamo appello a chiunque voglia apportare un contributo a questa battaglia.