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Presidio 27-01-09
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31-01: Presidio Antirazzista e di Solidarietà a Gaza dalle ore 14 alle 18 via Padova angolo Arquà
Dopo aver permesso allo stato assassino d’Israele un vero e proprio sterminio del popolo palestinese nella striscia di Gaza, gli stati occidentali pensano in tutta fretta a come realizzare nuovi profitti dalla ricostruzione, mantenendo il popolo palestinese confinato in una vera e propria prigione a cielo aperto. L’Italia fa pienamente parte di questa schiera di avvoltoi. E’ assolutamente necessario proseguire nella denuncia dell’occupazione israeliana, della guerra senza fine e dell’ipocrisia della pace imperialista a cui si alterna, mantenendo alta l’attenzione e il sostegno alla lotta di resistenza del popolo palestinese che, nonostante il genocidio che subisce da 60 anni, non si piega e continua a combattere.
Contemporaneamente, sul fronte interno, la crisi economica, destinata ad approfondirsi ulteriormente comincia a produrre una crescita del malcontento popolare e nuovi processi di lotta in cui i spicca la presenza e la determinazione dei proletari immigrati.
Di fronte a tutto questo i padroni dell’economia e delle città si rifugiano nei pacchetti sicurezza e invocano l’arrivo di nuovi militari. Come sempre si preparano all’uso della forza per fronteggiare la possibilità che il movimento popolare si unisca dal basso e si organizzi e cercare di difendere i loro interessi e i loro privilegi.
Il quartiere milanese di via Padova – V.le Monza Padova è senz’altro uno spaccato reale di queste possibilità di lotta: un quartiere proletario con una forte presenza di immigrati, teatro del primo insediamento dell’esercito a Milano, ma anche di importanti mobilitazioni che hanno attraversato l’intero tessuto sociale del quartiere: dall’occupazione degli studenti del Caravaggio, all’autodifesa finora vincente dell’Ambulatorio Medico Popolare, passando per le forti mobilitazioni del proletariato arabo del quartiere a sostegno di Gaza.
Esperienze a cui abbiamo dato sostegno attivo e da cui vogliamo partiamo per rafforzare ulteriormente l’intervento sul territorio.
Diamo forza a questa battaglia. Partecipiamo al presidio di sabato!
SOLIDARIETÀ A GAZA E AL POPOLO PALESTINESE,
CONTRO IL SIONISMO ISRAELIANO E L’IMPERIALISMO ASSASSINI
NO AI PACCHETTI SICUREZZA E ALLE LEGGI RAZZIALI.
FUORI L’ESERCITO DALLE METROPOLI E PIENI DIRITTI PER TUTTI
PER L’UNITÀ DELLE LOTTE DI FRONTE ALLA CRISI.
FACCIAMO CRESCERE L’AUTORGANIZZAZIONE SUL TERRITORIO
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Comitato Antirazzista Milanese
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L’Ambulatorio Medico Popolare Esiste Ancora Grazie alla Lotta e alla Solidarietà’
Il giorno 27 gennaio 2009 era previsto lo sfratto dell’Ambulatorio Medico Popolare ma una campagna di solidarietà culminata con la presenza in presidio di numerosi compagni dalle 6.00 del mattino ne ha impedito l’esecuzione. Abbiamo ottenuto un rinvio fino al 22 Aprile 2009.
Noi abbiamo intenzione di continuare ad opporci a questo sfratto ed a continuare a lavorare perché tutti possano essere curati indipendentemente dallo spessore del proprio portafoglio, dal colore della loro pelle e dal possesso di un permesso di soggiorno. La nostra presenza ha un valore particolare in un quartiere che sta diventando una delle palestre di lancio delle politiche securitarie attraverso presidi soffocanti di esercito e polizia che hanno l’unico scopo di un utilizzo politico del razzismo per nascondere il vero problema attuale, il progressivo impoverimento di larghi strati di popolazione.
In questo momento il nostro lavoro risulta particolarmente importante perché la destra al governo con il silenzio complice del “cosiddetto centro-sinistra” sta cercando di fare approvare una legge che permetterebbe al personale sanitario di denunciare alla polizia gli immigrati che hanno richiesto cure mediche in assenza del permesso di soggiorno.
Noi diciamo che questa proposta è una vergogna, una chiamata alla delazione e dichiariamo pubblicamente che nessuno dei nostri medici rispetterà questa norma, anche se dovesse diventare legge dello stato.
Nessuno dei nostri medici sarà mai un informatore della polizia di questo governo fascista o di altri che gli succederanno!
L’Ambulatorio Medico Popolare deve continuare a vivere perché rappresenta un posto sicuro per immigrati ed italiani, dove tutti possono rivolgersi per l’accesso alle cure mediche senza avere alcun tipo di timore. Perché questo posto continui ad essere aperto abbiamo però bisogno dell’aiuto di tutti, anche delle persone che sono state curate da noi. Siamo già riusciti una volta ad evitare di chiudere grazie alla solidarietà di tante persone. Alla prossima occasione dovremo essere ancora più numerosi davanti all’ambulatorio per scoraggiare l’arrivo della polizia e per continuare il nostro lavoro per la salute e contro il razzismo.
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TESTO EN ESPAÑOL
El Ambulatorio Medico Popular existe gracias a la Lucha y la Solidaridad
El día 27 de Enero del 2009 estaba previsto el desalojo del Ambulatorio Medico Popular pero una campaña de solidaridad, culminada con la presencia en el lugar de numerosos compañeros desde las 6 de la mañana, ha impedido la ejecución obteniendo una prorroga que vencerá el 22 de Abril del 2009 .
Nosotros tenemos la intención de continuar a oponernos a este desalojo y de continuar a laborar para que todos puedan ser curados independientemente del espesor de la billetera , del color de la propia piel y de la posesión de un permiso de residencia. Nuestra presencia tiene un valor particular en este barrio que poco a poco se está convirtiendo en uno de los puntos principales del lanzamiento de la política de seguridad a través de presidios sofocantes del ejército y policía que tienen el única finalidad del utilizo político del racismo para esconder el verdadero problema actual , el progresivo empobrecimiento de enteros extractos de la población.
En este momento nuestra trabajo resulta particularmente importante porqué la derecha al gobierno con la complicidad del silencio, del llamado “centro izquierdista”, están buscando de aprobar una ley que permitiría al personal sanitario de denunciar a la policía al extranjero que ha pedido la cura medica sin contar con un permiso de residencia.
Nosotros creemos que esta propuesta es una verguenza , un llamado a la Traición y declaramos públicamente que ninguno de nuestros médicos respetará esta norma , aunque si en el futuro fuera una Ley del Estado.
NINGUNO DE NUESTROS MEDICOS SERA JAMAS UN INFORMADOR DE LA POLICIA DE ESTE GOBIERNO FASCISTA O DE OTROS QUE LE SUCEDERAN!
El Ambulatorio Medico Popular debe continuar a vivir porque representa un lugar seguro para los extranjeros e italianos, donde todos puedan acudir para acceder a la atención médica sin ningún temor. Para que este lugar continué ha estar abierto necesitamos de la ayuda de todos, en especial de las personas que han sido curados en el ambulatorio. Hemos logrado evitar una vez más de cerrar gracias a la solidaridad de tantas personas. En la próxima ocasión debemos ser más numerosos delante del ambulatorio para poder desanimar a la policía y así poder continuar con nuestro trabajo por la salud y contra el racismo.
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ENGLISH VERSION:
Ambulatorio Medico Popolare is still open thanks to fight and solidarity
On 27th January 2009 the eviction of Ambulatorio Medico Popolare was due. However a solidarity campaign combined with a sit-in since 6.00 am, to which many supporters came, prevented the eviction from being carried out. In the end, the eviction has been postponed to 22nd April 2009.
We are going to keep on opposing against this eviction and we are also going to keep on working in order to allow to anybody to be cured indipendently by the possession of a “permesso di soggiorno”, by the money they have got or by the color of their skin. Our presence has an important value in the district where we are: as a matter of fact, in this same district police and army are strongly present, as a result of the securitary policy that the government is taking. We claim that this securitary policy has the only purpose of hiding the real problem of the ongoing impoverishment of lots of people in Italy.
Now our work is very important because governement is trying to make pass a law that would let doctors report all migrants requiring medical support without a “permesso di soggiorno”. We claim that this proposal for a new law is a shame and that no doctors from Ambulatorio Medico Popolare will ever report anyone, even though it should become a law of our state.
No one of our doctors will ever be an informant of any fascist governement!
Ambulatorio Medico Popolare must be kept alive because it is a safe place for migrants and Italians, where everybody can turn for the access to medical cures without any kind of worries.To let this place be open we need everyone’s support, even our patients’ support! We already managed once to avoid closedown thanks to a lot of people’s solidarity. If next time we will be many again in front of Ambulatorio Medico Popolare, then we will have the chance to discourage police coming and we will manage to go on with our work for health and against racism.
Riprendiamoci Cox18!
Pubblichiamo qui l’appello di Marco Philopat (scaricabile anche in versione pdf) contro lo sgombero del Cox 18:
“In questi mesi un po’ ovunque a Milano, nel contesto della mostra It’s Difficult di Alfredo Jaar, si potevano scorgere cartelli con la domanda Cos’è la cultura? La risposta di Letizia Moratti e Riccardo De Corato ci è giunta in questi giorni, con la chiusura di uno dei luoghi culturalmente più dinamici e stimolanti della città. Il tutto in nome di uno spirito legalitario di cui gli stessi amministratori non sembrano dare prova quando in gioco sono questioni edilizie, sanità privata o poteri forti. Con sgomento abbiamo appreso dello sgombero di Cox 18. In una città sempre più tetra e asfittica, Cox 18 ha rappresentato per tutti noi un punto di riferimento importante. Una programmazione musicale di alto livello, aperta sul mondo a 360 gradi, che dava a molti, e a prezzi irrisori, la possibilità di confrontarsi con le produzioni più innovative o, in altre serate, di ballare o fare quattro chiacchiere. Questo sarebbe già abbastanza, ma non è certo tutto. Nel corso degli anni Cox 18, con al suo interno la Libreria Calusca e l’Archivio Primo Moroni ha costituito un luogo unico di confronto fra le idee. Tutti noi abbiamo presentato i nostri libri, abbiamo organizzato dibattiti o vi abbiamo assistito. Se c’era un’idea, in Cox 18 la si poteva realizzare, magari testandola per poi portarla altrove. Presentazione di libri, si diceva, ma anche rassegne cinematografiche, convegni, seminari, spettacoli teatrali o di danza, mostre o installazioni. E magari tutto insieme, unendo forme e mondi distanti. Non è questa la sede per illustrare tutto quello che Cox 18 ha fatto in più di dieci anni. Noi lo sappiamo e ci auguriamo che il collettivo di gestione sappia, in queste settimane, rendere consapevoli coloro che non lo sono dell’importanza di Cox 18, della sua storia, del livello delle iniziative che in questi anni si sono succedute.
C’è un’immagine che rende chiaramente l’idea di che cosa sia la cultura per Letizia Moratti e Riccardo De Corato: i poliziotti che si avventano sui libri della Calusca e dell’Archivio Moroni per sequestrali e spedirli al macero. Fortunatamente qualcuno li ha fermati, almeno per il momento. Ma Cox 18 è sotto sequestro. Non può finire così. Ormai siamo quasi al capolinea. Non resta più molto, in questa città, che non sia consumo scadente o trash provinciale. Da qualche parte bisogna iniziare a fare qualcosa per porre fine al “genocidio” culturale avanzato inesorabilmente in questi ultimi anni.
Mobilitiamoci per difendere Cox 18, la Libreria Calusca e l’Archivio Primo Moroni.”
—->> Clicca qui per firmare l’appello!! <<—-
27-01: Iniziativa per la giornata della memoria e contro lo sfratto dell’Ambulatorio Medico Popolare
Per questo si è pensato di approfittare dell’ennesima data stabilita per lo sgombero dei locali (l’AMP è infatti a rischio sfratto dal luglio 2008) – che, casualmente, coincide proprio con la Giornata della memoria – per proporre un momento pubblico di approfondimento e riflessione sui razzismi e le deportazioni di ieri e di oggi, sulle specificità e sulle persistenze della stigmatizzazione e persecuzione dell’Altro.
Abbiamo, così, organizzato delle ‘lezioni in piazza’ accompagnate da mostre sul tema e dalla proiezione del film Il leone del deserto di Moustapha Akkad, da sempre censurato in Italia, sulla resistenza libica contro la colonizzazione italiana.
Invitiamo all’iniziativa le scuole, le associazioni, i collettivi e tutte le soggettività sensibili a queste tematiche.
Naturalmente la giornata sarà anche un’occasione per esprimere appoggio e solidarietà all’Ambulatorio, un’esperienza concreta che ha cercato in tutti questi anni non solo di garantire i diritti sanitari negati ma anche di mostrare che è possibile un approccio diverso alle problematiche che riguardano donne e uomini migranti.
Programma della giornata (clicca qui per visualizzare la locandina):
Dalle 6.00, presidio con colazione, per i più freddolosi colazione colombiana!!
Dalle 9.00, lezioni in piazza
- Annalisa Caffa – Intervento introduttivo
- Nicoletta Poidimani – “Bonifica umana”: dall’apartheid nell’impero fascista al “pacchetto sicurezza”
- Mario Abbiezzi – Persecuzioni e deportazioni di Rom e Sinti
- Federica Sossi – Nuovi confini
- E’ previsto anche un intervento sulla situazione in Palestina
Dalle 12.30, presentazione e proiezione del film Il leone del deserto di Moustapha Akkad.
Mostre:
- Politiche razziali e sessuali nelle colonie fasciste del Corno d’Africa
- La deportazione nazi-fascista di donne e lesbiche
- Orgogliosi di essere Rom e Sinti
- Video-documentario sui campi Rom di Milano
(in caso di pioggia l’iniziativa si svolgerà negli spazi dell’ambulatorio medico popolare e del C.o.a. T28)
Prime adesioni:
collettivo maistat@zitt@
consultoria autogestita
gruppo milanese di Storie in movimento – Zapruder
assiciazione ALTER
coordinamento precarie e precari della ricerca degli atenei milanesi “Diversamente strutturati”
conf. COBAS
Per adesioni e info:
ambulatorio.popolare@inventati.org
02-26827343
lun 15.30-18.30 gio 17.30-20.00 (ambulatorio)
mar 18.00-19.30 (consultoria per donne)
22-01: è in corso lo sgombero di cox 18!
Sgombero in corso di Cox 18! Invitiamo tutt* a portare solidarietà e/o a diffondere la notizia!
Aggiornamenti:
Ore 18.39
Il presidio che prosegue sotto Palazzo Marino ha deciso di organizzare per questa sera alle 21 – 21.30 un’assemblea pubblica generale presso la sede dello Slai Cobas di via Liguria, 49. La scelta è dettata dalla volontà di stare fisicamente vicino al Cox 18, posto a pochi metri dalla sede Slai Cobas. La corrispondenza da Milano con Marco, della nostra redazione meneghina.
[Scarica il contributo audio, durata: 4 min.]
(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)
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Ore 17.10
Alcune centinaia di compagni-e, nonostante l’orario lavorativo, stanno partecipando al presidio contro lo sgombero del csoa Conchetta in piazza Scala, davanti al municipio dove e’ in corso il consiglio comunale. Il palazzo del comune e’ presidiato da un forte schieramento di polizia e carabinieri; i rappresentanti della giunta non vogliono ricevere una delegazione dei manifestanti.
Il presidio continua ed è stato lanciato l’appello di recarsi tutti-e in piazza Scala per rafforzare la protesta. Sentiamo una breve comunicazione fatta dal camion con l’amplificazione da Paolo Limonta sulla situazione.
[Scarica il contributo audio, durata: 1 min.]
(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)
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Ore 16.21
il corteo è arrivato a palazzo Marino. L’ingresso è completamente transennato con dietro un cordone di polizia in anti-sommossa.
(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12766)
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Ore 15.22
Lo sgombero del centro sociale Cox 18 di Via Conchetta a Milano minaccia anche l’esistenza della libreria Calusca, fondata da Primo Moroni e dello stesso “Archivio Primo Moroni”. Attualmente allo stabile sono stati posti i sigilli ma il materiale non è stato toccato. Sull’importanza della libreria e dell’Archivio, un vero e proprio patrimonio collettivo di materiali e di sapere intrecciato con la storia del conflitto sociale e dei movimenti, sentiamo Roberto, dell’Archivio Primo Moroni.
[Scarica il contributo audio, durata: 5 min.]
(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)
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Ore 15.14
Rassegna stampa pubblicata da Indymedia: http://lombardia.indymedia.org/node/12764
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Ore 14.38:
parte ora corteo da COX18 verso palazzo marino.
(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12761)
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Ore 14.14:
Mi scrive Maysa Moroni, figlia di Primo Moroni:
Oggetto: Sgomberano Conchetta e la Calusca
Ciao Sandro, in questo momento stanno sgomberando Cox 18 con la Calusca e l’archivio immenso di mio padre di cui stanno tentando il sequestro.
L’archivio è proprietà privata mia e di mia madre.
Chiunque tu conosca a Milano che sappia chi era mio padre digli di andare lì, avvocati giornalisti semplici persone.
Qualunque tipo di visibilità tu pensi di poter dare a questa storia sarà da me apprezzata infinitamente.
Ciao Sandro un abbraccio oggi tristissimo, Maysa
L’associazione culturale Cox 18 è in via Conchetta 18, a Milano, zona Navigli.
(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12758)
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Ore 13.46:
Irruzione della polizia stamattina nello spazio sociale occupato Cox18 di via Conchetta a Milano. Alle 7 di oggi, senza alcun mandato giudiziario, la polizia di Stato e quella locale hanno approfittato dell’effetto sorpresa per effettuare lo sgombero dei locali occupati dal 1976 da questa storica relatà di movimento milanese. Immediata la risposta dei militanti. Alcune centinaia di compagni e compagne sono giunti in mattinata sul posto per dare man forte agli occupanti, che hanno denunciato da subito quest’atto di polizia illegale e provocatorio. Nel tentativo di avvicinarsi allo stabile sono stati ripetutamente caricati. Ne è nato un presidio nelle vicinanze dal quale sono partiti ripetuti slogan contro il sindaco Moratti e l’assessore De Corato. Verso le 12 è stato deciso di sigillare lo stabile e adesso i compagni e le compagne dovranno ricorrere d’urgenza presso il tribunale.
A seguire, circa trecento militanti del movimento milanese hanno dato vita ad un corteo improvvisato per le vie della città, terminato pochi minuti fa. Durante la manifestazione, ci sono stati lanci di oggetti contro la polizia, ma nessuno scontro cruento. Al momento la situazione è in stallo, con diverse centinaia di persone tornate in presidio fuori dal Cox18. Un altro presidio di protesta contro questo sgombero illegale è stato promosso per questo pomeriggio a Milano. L’appuntamento è alle 15.30 in Piazza della Scala, in concomitanza con l’inizio del consiglio comunale che si terrà a Palazzo Marino. L’aggiornamento con Stefano, compagno del Cox18.
[Scarica il contributo audio, durata: 2 min.]
(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)
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Ore 11.54:
un gruppo di compagn che ha cercato di avvicinarsi da una via laterale è stato ripetutamente caricato ma ora la situazione è abbastanza tranquilla .bellissima è la solidarietà di compagni e compagne di tutte le realta milanesi e non che continuano ad arrivare, ci sono circa 200 persone davanti al cordone di polizia .sono state chiuse via conchetta e lungo il naviglio.slogan contro De Corato la Moratti e contro gli sfratti.lo sgombero è illegale quindi per ora è tutto bloccato e nessuno si muove dal presidio.
invitiamo tutti e tutte ad essere presenti
non ci cancelleranno facilmente
(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12746)
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Ore 9.50:
Questa mattina, all’improvviso, le forze di polizia hanno dato inizio a uno sgombero sconcertante: quello del Centro Sociale Conchetta, storica sede, da decenni, della cultura alternativa di Milano, che nel passato fece riferimento a uno degli intellettuali milanesi fondamentali per tutto l’underground e per le lotte civili condotte in Italia, Primo Moroni, il cui importantissimo archivio è conservato all’interno del Conchetta (si temono danni a una documentazione di valore storico eccezionale). E’ in corso un processo che concerne l’occupazione dello stabile da parte del Centro Sociale (da più di 25 anni) e quindi, a caldo, non si comprendono né i motivi né gli appigli legali per un’iniziativa di sgombero, prima che la sentenza sia emessa.
Dopo lo sgombero del Centro Sociale di via Conchetta 18, i ragazzi hanno occupato la circonvallazione e improvvisato un corteo non autorizzato. Tensione in via Vigevano, dove i manifestanti hanno lanciato sassi e bottiglie contro le forze dell’ordine. Il corteo si è poi spostato davanti alla stazione di Porta Genova e ha bloccato ancora una volta la circolazione. I partecipanti, diretti alla sede del Comune in piazza della Scala, hanno dietro allo striscione “Conchetta è nostra e la riprenderemo”. Folto il presidio davanti a Palazzo Marino.
Si è messa a parlare la mente politica che c’è dietro questo inatteso sgombero: “Fra i tanti episodi da teppisti registriamo anche un lancio di una telecamera contro un funzionario di polizia e di un petardo contro un agente della Polizia locale, che è ora ricoverato per accertamenti”, fa sapere il vicesindaco Riccardo De Corato. Che annuncia: “Ne abbiamo altri da sgomberare. Si preparino”.
(Fonte: Carmilla On Line – http://www.carmillaonline.com/archives/2009/01/002916.html#002916)
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Ore 8.36:
Alle 7 di questa mattina al centro sociale Cox18 di Via Conchetta è arrivata la polizia che vuole sgomberare questo storico spazio milanese. L’invito a tutti e tutte è quello di recarsi sui Navigli per imperlo. Il servizio con Sytefano, compagno del Cox18.
[Scarica il contributo audio, durata: 1 min.]
(Fonte: Radio Onda d’Urto – http://www.radiondadurto.org/)
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Ore 7.57:
presenza polizia in cox per sgombero confermato,
chi può vada lì
(Fonte: Indymedia – http://lombardia.indymedia.org/node/12737)