29/04: Chi Ama Via Padova?
Vi serviamo ovunque, anche nei lager!
Il nostro obiettivo era il gruppo La Cascina, che gestisce il servizio mensa della Facoltà di Economia e il bar universitario a piazzale Aldo Moro.
Questa società, tramite la sua affiliata Auxilum, dal 1° marzo è entrata ella gestione dei servizi interni al lager di Ponte Galeria.
Abbiamo scelto di denunciare la linea complice di questa azienda che oltre ad avallare la esistenza e contribuire alla mala-gestione del CIE di Roma, è responsabile di somministrare cibo scadente, se non scaduto, e troppo pesso condito, si fa per dire, con psicofarmaci, allo scopo di aumentare il controllo
sui migranti e le migranti reclusi/e.
È stato aperto uno striscione che diceva «La cascina: complice dei lager! o ai CIE» davanti all ingresso della mensa di Economia, mentre altri/e
entravano nelle sale distribuendo volantini e adesivi informativi, denunciando al megafono gli orrori di Ponte Galeria, invitando gli
studenti e le studentesse a boicottare gli esercizi gestiti da La Cascina, parlando con lavoratori e lavoratrici e informandoli/e, molti/e per la
prima volta, del profilo infame dei loro datori di lavoro.
Ci siamo poi spostati con un corteo spontaneo che ha bloccato la strada ino a La Sapienza, per poi proseguire dentro i locali della università fino al bar di
piazzale Aldo Moro. Anche qui abbiamo denunciato la complicità di Auxilium/Cascina e invitato al boicottaggio attivo gli studenti presenti.
La iniziativa si è conclusa con un pranzo sociale e una mostra tematica sulle condizioni del CIE di Roma al pratone della università.
Per costruire le prossime iniziative della campagna contro i CIE GIOVEDÌ 29 APRILE ORE 19.00 AL FORTE PREDESTINO, CENTOCELLE
CHIUDERE I CIE SUBITO
NON RENDERTI COMPLICE!
BOICOTTA _LA CASCINA_
guarda le foto dell’iniziativa:
archivio rassegna stampa
MINACCIATA DENUNCIA AL MEDICO AMP CHE CURA L’IMMIGRATO OCCUPARE DELLA TORRE DI VIA IMBONATI
– DICHIARAZIONE DEL MINISTRO FAZIO ADNKRONOS 29 NOVEMBRE 2010
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
http://parlamento.openpolis.it/singolo_atto/62251
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=32611&stile=6&highLight=1
http://nuovo.camera.it/417?idSeduta=404&resoconto=bt13¶m=n4-09799
SOLIDARIETA’
CGIL LOMBARDIA
http://www.fp.cgil.lombardia.it/news.asp?id=1343
www.fpcgil.it/flex/cm/pages/…/BLOB%3AID%3D16032
BLOG
http://www.zic.it/milano-medico-cura-migrante-sceso-dalla-torre-rischia-la-denuncia/
http://boccaccio.noblogs.org/post/2010/11/30/via-imbonati-sul-medico-denunciato/
http://www.precaria.org/solidarieta-al-medico-dellamp.html
http://saudade-che.livejournal.com/211560.html
http://noblogo.livejournal.com/182383.html
http://noblogo.livejournal.com/183157.html
http://batchiara.tumblr.com/post/1729084739/in-difesa-di-andrea-crosignani-il-medico-che
http://internationalworkersassociation.blogspot.com/2010/11/un-ospedale-che-non-sia-una-galera.html
http://www.stoprazzismo.it/?page_id=115
http://svegliamocidallanestesia.blogspot.com/2010/12/sanita-alternata.html
http://www.ctr.it/pdf_news.php?id=1400&table=news
– CLANDESTINO 29 NOVEMBRE 2010
http://www.rassegna.it/articoli/2010/11/29/69155/cura-un-immigrato-medico-rischia-denuncia
– IL PANE E LE ROSE 30 NOVEMBRE 2010
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o22670:e1
– IL GIORNALE 30 NOVEMBRE 2010
– RASSEGNA. IT 29 NOVEMBRE 2010
http://www.rassegna.it/articoli/2010/11/29/69155/cura-un-immigrato-medico-rischia-denuncia
– REPUBBLICA 29 NOVEMBRE 2010
– ITALIA RAZZISMO 29 NOVEMBRE 2010
– QUADERNI SOCIALISTI 29 NOVEMBRE 2010
http://quadernisocialisti.wordpress.com/2010/11/29/milano-la-polizia-indaga-sul-medico/
– SU FACEBOOK 28 NOVEMBRE 2010
http://www.facebook.com/note.php?note_id=468571754153
– DIRITTI GLIBALI 29 NOVEMBRE 2010
– VIRGILIO 29 NOVEMBRE 2010
– CORRIERE DELLA SERA 28 NOVEMBRE 2010
-. DEA PRESS 29 NOVEMBRE 2010
http://www.deapress.com/opinioni-e-commenti/milano-cura-un-immigrato-e-la-questura-lo-denuncia
– CTR 30 NOVEMBRE 2010
http://www.ctr.it/stampa_news.php?id=1400&table=news
– REDATTORE SOCIALE 30 NOVEMBRE 2010
http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=331430
– INTEGRAZIONE RASSEGNA STAMPA 29 NOVEMBRE 2010
– LA SESTINA 30 NOVEMBRE 2010
– CITTA’ NUOVA 3 DICEMBRE 2010
http://www.cittanuova.it/contenuto.php?TipoContenuto=web&idContenuto=29686
– TERRELIBERE 3 DICEMBRE 2010
http://terrelibere.blogspot.com/2010/12/giu-dalla-torre-abdelrajat-e-nel-cie-di.html
– LIQUIDA
http://www.liquida.it/andrea-crosignani/
– INFORMARE PER RESISTERE 3 DICEMBRE 2010
– C6 TV 1 DICEMBRE 2010
– NUOVA RESISTENZA 30 NOVEMBRE 2010
SU VIA DEI TRANSITI 28
1 – Fast Press International 2 MARZO 2010
http://fpinews.com/notizia.html?id=155
2 – Il Ponte – Nerviano FEBBRAIO 2010
http://www.ilponte.it/newsfebbraio.html
3 – Umanità nova 15 FEBBRAIO 2010
http://www.umanitanova.org/node/15122
4 – ne dice male 21 FEBBRAIO 2010
http://eleonoraemme.blogspot.com/2010/02/terrorismi.html
5 – blog su My Space 19 FEBBRAIO 2010 http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendId=517264899&blogId=529623443
6 – Il Giornale 10 MARZO 2010
7 – IL GIORNALE 24 OTTOBRE 2010
8 – Repubblica Milano 22 OTTOBRE 2010
http://milano.repubblica.it/dettaglio-news/milano-12:37/2684
9 – LIBERO 6 NOVEMBRE 2010
http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=526150ù
SEZIONE NOTIZIE DA SEGNALARE
1 – Clandestini espellibili anche se con figli minori a scuola – ANSA 11 MARZO 2010
http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/03/11/visualizza_new.html_1732155750.html
2 – Telecamere – IL GIORNALE 23 FEBBRAIO 2010
3 – Dibattito telecamere forum Corriere della Sera 24 febbraio 2010
http://forum.milano.corriere.it/milano/24-02-2010/nuovi-investimenti-in-telecamere-1487703.html
4 – I preti contro le telecamere IL GIORNO 11 GENNAIO 2010
https://ambulatoriopopolare.noblogs.org/files/2010/03/P8KJE.tif_.pdf
5 – telecamere da israele CORRIERE DELLA SERA 23 GENNAIO 2010
6 – SANATORIA TRUFFA REPUBBLICA 3 APRILE 2010
7 – I LEGHISTI IN VIA DEI TRANSITI CORRIERE DELLA SERA 14 MARZO 2010
http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/14/Via_Padova_Carroccio_apre_una_co_7_100314022.shtml
SEZIONE INIZIATIVE
1 – PRESIDIO ANTISFRATTO INDYMEDIA 25 NOVEMBRE 2010
http://italy2.copyleft.no/node/33728
2 – E NOI PAGHIAMO: I COSTI DELLA SICUREZZA 27 NOVEMBRE 2010
http://www.milanox.eu/e-noi-paghiamo/
Via Padova, Medici In Prima Linea
Intanto, la sala d’attesa si riempie. Entra una signora peruviana che nel suo paese fa l’insegnante di biologia. «Come me», sottolinea Stella, che ora è badante. Vorrebbe interrompere l’ultima gravidanza. Ha già tre figli e non sa cosa fare. Guadagna di più facendo la badante in Italia che insegnando in Perù: la sua speranza è fare arrivare qui gli altri figli, ora affidati alla nonna. C’è la signora marocchina che era disperata quando uscì il pacchetto sicurezza perché pensava che sarebbe stata denunciata. Non aveva il permesso di soggiorno, ma una patologia seria che richiede cure continuative. Eppure lavora: fa la colf, in nero. Ci sono il maghrebino e l’indiano analfabeti che anche nella loro lingua fanno comunque fatica a capire che devono vaccinarsi. Poi, di fianco, è seduta un’ucraina con laurea in astrofisica.
«Chi viene qui è perché ha un problema: queste persone non sanno cosa fare e hanno bisogno di qualcuno che li aiuti – racconta una volontaria –. Non si pongono il problema di chi siamo: all’inizio volevamo farci pubblicità nei luoghi di aggregazione della zona, ma poi ci siamo accorti che c’era un passaparola rapidissimo. C’eravamo anche attrezzati con i traduttori, ma non serve: i nostri utenti, si portano da soli gli amici che facciano da interprete».
Tra gli utenti dell’Ambulatorio Medico Popolare sono moltissimi i giovani che si sono indebitati per permettersi il viaggio in Italia. Talmente tanto che, dopo quattro anni, stanno ancora tentando di cancellare il debito. Un ragazzo pachistano ci confessa di aver dato dieci mila euro a un impiegato corrotto dell’ambasciata di Islamabad per avere il visto turistico. Sono passati quattro anni: «Ho telefonato a mio figlio a casa che adesso ha otto anni. Gli ho chiesto: ti ricordi di me? Mi ha risposto di no».
Tutti aspettano il medico di base per essere visitati, per ricevere medicinali generici. Aspettano in silenzio. Intanto Stella li registra. «Numero 4056». Stella chiama. Si alza una signora sulla cinquantina con l’amica, che traduce. «Dove abiti? Dove lavori? In che anno sei nata?». Tutte generalità che Stella scrive su apposite cartelle: «Monitoriamo l’eventuale spandersi di certe malattie come tubercolosi, scabbia o semplicemente pidocchi, attraverso banche dati. Le patologie di ieri erano legate al freddo o all’alimentazione. I supermercati etnici oggi hanno fatto la loro. Quindici anni fa arrivavano stranieri praticamente sani, perché arrivava solo chi superava la traversata. Adesso, invece, la situazione è cambiata: abbiamo quelli che, nel frattempo, sono diventati anziani, ci sono i ricongiungimenti. Diabetici, cardiopatici, patologie metaboliche croniche. La seconda generazione ha le stesse patologie degli italiani, ma è la condizione di salute di quelli che oggi sono anziani che preoccupa».
I medici sono tutti volontari. I dottori della zona regalano medicine per liberarsi dei campioni farmaceutici. Oppure ci pensano i vicini di casa: i flaconi che avanzano li portano qui. «In qualche occasione abbiamo fatto ricorso al Banco farmaceutico – spiega Stella, mentre fa entrare i primi clienti nell’ambulatorio –. Siamo in connessione anche con altre strutture di Milano più ricettive che ci forniscono i medicinali quando mancano». Tarek, quando è arrivato per la prima volta nell’ambulatorio, faceva l’operaio in una legatoria. Nel suo Paese aveva studiato storia. Ora è regolare, ha preso un’altra laurea e fa l’educatore per le delegazioni straniere. Nel tempo libero aiuta. I volontari sono i più disparati: dal medico della Caritas in pensione, ai giovani medici alle prime armi, fino a studenti che semplicemente vogliono capirci qualcosa. Perché in fondo qui c’è grande confusione: questa gente lavora, ma non può esser curata, spesso perché è in nero.
«Gli stranieri hanno diritto a qualsiasi prestazione sanitaria, dal cerotto al trapianto epatico – racconta Stella, mentre i pazienti stanno ad ascoltare –. Questo diritto, però, viene costantemente ostacolato dalle pratiche della Regione Lombardia: il codice Stp (Straniero temporaneamente presente) tramite cui i clandestini possono accedere alle cure, solo gli ospedali possono darlo, ma non una struttura come la nostra. In tutta Milano c’è solo un ospedale, con un ufficio istituito da uno dei nostri medici, che rilascia questo codice. In tutta Italia ce ne sono altri, qui no. In Lombardia succede anche questo: che i medici che visitano gli stranieri, regolarmente iscritti, dopo due anni si trovano un numero altissimo di prestazioni non pagate perché, alla data della visita, i pazienti avevano il permesso di soggiorno scaduto o non era ancora stato registrato. Per questo motivo i medici della mutua sono spesso dissuasi dal prestare servizio agli extracomunitari.
La legge prevede inoltre che, per ottenere la tessera sanitaria, sia necessario solo un’autocertificazione di residenza rilasciata dall’Asl e la dichiarazione di domicilio. Da un po’ alcune Asl chiedono anche il contratto di lavoro, la dichiarazione del datore di lavoro, la metratura della casa e la sua autorizzazione sanitaria: documenti che la persona ha già prodotto per il permesso di soggiorno. Quando abbiamo chiesto il perché di questa procedura bizzarra ci siamo dovuti rivolgere al giudice di pace: la questura ha risposto che l’Asl può richiedere i documenti che vuole. Se però accompagniamo noi i pazienti, tramite ambulatorio, la burocrazia sparisce e i migranti ottengono la tessera sanitaria».
Sembrerebbe che a Milano gli stranieri non possano richiedere il codice Stp se regolari, ma non riescano ad ottenere la tessera sanitaria a causa dei tempi lunghi della burocrazia, anche perché il permesso arriva in media dopo un anno e mezzo e scade dopo due. Questi sono tutti gli ostacoli che si pongono davanti ai migranti, ostacoli che contraddicono i diritti fondamentali della persona. «In realtà, anche tutta la mitologia degli sbarchi è, da un lato, atroce, dall’altro inutile: solo il 15% dei migranti arriva con gli sbarchi, gli altri hanno un permesso di soggiorno turistico e poi rimangono anche quando scade. La maggior parte di questi migranti provengono dal Sud America, dall’Est Europa e dall’India. Ma se domandassi in giro chi è l’immigrato tipico di viale Padova chiunque ti risponderebbe: è giovane, maschio e maghrebino. I dati, però,ci dicono che lì identikit del migrante a Milano è donna, peruviana e quarantenne. Ma non la vedi in giro: è nelle nostre case e lavora. È una badante di cui fidarsi».
di Giulia Dedionigi
Video di Giulia Dedionigi, Carlotta Garancini, Gregorio Romeo
[Link a mag|zine: http://www.magzine.it/content/padova-medici-prima-linea]
Quando c’è la salute…
Retata al Naga
“Il Naga esprime estrema preoccupazione di fronte a quanto accaduto: un controllo immotivato ed invasivo di una realtà che si occupa di tutela e difesa dei diritti di una categoria particolarmente vulnerabile” dichiara Pietro Massarotto presidente del Naga, “Denunciamo una prassi ed una politica che criminalizza continuamente l’immigrazione e riesce, almeno da un decennio, a compattare i cittadini italiani su un’idea astratta e presunta d’identità nazionale.
“Ieri abbiamo assistito all’oscena persecuzione nei confronti dei cittadini rom sgomberati da Segrate e poi inseguiti ovunque si fermassero per trovare un rifugio. Oggi la ‘visita’ al nostro Centro: tutto ciò contribuisce a creare un clima di paura, violenza e discriminazione e a rendere l’aria di questa città sempre più irrespirabile” dichiara Italo Siena fondatore del Centro Naga-Har “Inoltre quello che ci colpisce è come questi ‘episodi’ avvengano nell’indifferenza più totale”.
Invitiamo tutte le realtà impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini stranieri ed alzare il livello di attenzione e di monitorare e denunciare ogni forma di violazione dei diritti, di razzismo e discriminazione. In ogni caso, il Naga, andrà avanti.
[Fonte: http://naga.it/index.php/notizie-naga/items/giornate-difficili-da-dimenticare.html]