MALASALUTE…

Sulla “vicenda Mantovani”, paradigma di quello contro cui lottiamo da quando è iniziato il progetto dell’AMP, abbiamo deciso di pubblicare una serie di considerazioni/contributi/link utili alla riflessione.

pubblicheremo volentieri ulteriori spunti (scriveteci ;-))

“Stanno per spegnersi i riflettori sull’ultimo scandalo Mantovani. Sparito dalle prime pagine, sparirà anche dalla consapevolezza della cittadinanza, ma non spariranno gli scandali. Riforma sanitaria o no, l’impianto organizzativo della sanità lombarda è sempre lo stesso di prima, ed è uno di quelli che meglio si presta a questo genere di malaffari. Non dimentichiamoci che le accuse a Mantovani non sono molto diverse da quelle emerse nel 2012 dopo l’arresto di Daccò e le indagini su Formigoni per corruzione a favore della fondazione Maugeri (circa 70 milioni distratti come consulenze e appalti fittizi). Quel processo è ancora in corso e fa rischiare altra galera al Daccó (che sconta dieci anni) ma Formigoni ha l’immunità parlamentare in quanto senatore e, grazie alla ultima riforma del Senato, la avrebbe anche Mantovani… La logica è sempre quella. E senza cambiare modello, intendiamo modello di sanità, qualunque sia il colore che governa la regione, fatti come questi si ripresenteranno ciclicamente. Vale la pena di rifletterci.”

Prossimamente in AMP incontri e approfondimenti sul tema: restare sintonizzati

Arrestato Mantovani, vicepresidente della regione, per tangenti nella sanità.

Una volta gli abbiamo scritto come associazione Ambulatorio Medico Popolare perché la regione Lombardia negava i presidi sanitari ai migranti diabetici senza tessera sanitaria, mentre la legge nazionale li garantisce a chiunque. Alla fine il Difensore Civico ci ha dato ragione, ma lui ovviamente non ha mai risposto. Stava andando a partecipare alla “giornata della legalità”…

Una serata in ricordo di Laura “la Rossa”

mortefattidaparte

Per molti di noi è solo “la Rossa”, che ci ha lasciati il 27 febbraio 2015.
Chi ne ha conosciuto la forza, il sorriso e l’allegria vuole ricordarla come piacerebbe a lei, tenendo sempre presenti i suoi ideali, valori e impegno sociale.
Insieme alle compagne e ai compagni della Casa Occupata di via dei Transiti 28, del COA e dell’Ambulatorio Medico Popolare, spazio di cui è stata una delle fondatrici, abbiamo pensato a una serata in suo ricordo per ritrovarci con tutti coloro che l’hanno conosciuta nella sua vita e nel suo impegno milanesi.
Invitiamo tutt* i/le compagn* con cui ha condiviso momenti di lotta e di gioia a questa rimpatriata di allegria in suo ricordo.

Vi aspettiamo il 30 maggio in via dei Transiti, 28
Ore 18.30: aperitivo e cena

A seguire: musica a volontà con Zasta NCF, Beppe Rebel, Liam Vik, Zaitself, Rap Caverna Posse e dj set

rossa

CIE e complicità delle organizzazioni umanitarie | Presentazione del libro di Davide Cadeddu

libertà

6 FEBBRAIO 2015

Alle 18, presentazione del libro “CIE e complicità delle organizzazioni umanitarie” di Davide Cadeddu.
A seguire, cena al COA T28.

“In Italia, in tredici Centri di Identificazione ed Espulsione sono recluse oggi migliaia di persone – nel 2012, 7.012 uomini e 932 donne – che hanno la sola colpa di essere migranti. Miliardi di euro vengono spesi per trattenere queste persone e poi espellerle, verso i Paesi dai quali erano faticosamente e onerosamente partite.
Molti di questi soldi pubblici finiscono nelle tasche delle organizzazioni “umanitarie” che hanno accettato di gestire i CIE, ben sapendo che i dispositivi fondamentali sui quali questi nonluoghi sono costruiti sono gli stessi che hanno caratterizzato i campi di internamento storici, compresi i lager nazisti.
Questo libro vuole aprire una riflessione seria e non ideologica sull’istituzione CIE e invita ciascuno di noi a confrontarsi con la propria personale responsabilità riguardo alla loro esistenza”.

Hasta siempre compagno Roma

amp roma

Car* tutt*

poco più di un anno fa moriva Roma (Raffaele), compagno che per lungo
tempo ha condiviso l’esperienza dell’amp e che è stato fondatore e
anima del Telefono Viola di Milano.
In sua memoria abbiamo da poco ricevuto, da parte della sua famiglia,
una donazione molto consistente.
Dopo lo spiazzamento iniziale abbiamo ritenuto naturale destinare questa
somma non solo alle attività dell’AMP e cercare di utilizzarla come
Roma avrebbe voluto. La decisione di come impiegarla non è stata
semplice, sia per le tantissime cause importanti e giustissime che
meriterebbero il nostro appoggio, sia per il mandato che ci ha mosso
-cercare di esaudire quello che riteniamo potrebbe essere nei desideri
di Roma.
Il suo impegno e il suo coinvolgimento nelle lotte sono sempre stati su
vari fronti (certo l’antipsichiatria era il campo che lo impegnava più
di altri), era un instancabile tessitore di tele di solidarietà, di
lotta, di cospirazione rivoluzionaria, nel senso che metteva tutto il
suo entusiasmo nelle relazioni di solidarietà con compagn* in lotta in
altre parti di Italia, andando fisicamente a condividere giornate di
inziative, momenti di discussione e di festa.
Considerando tutto ciò abbiamo deciso che il primo e principale
contesto a cui contribuire sarebbe stato quello che porta avanti le
lotte più care a Roma: il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di
Pisa, che sta lavorando a un importante progetto di centro di
documentazione antipsichiatrica.
Il nostro contributo però non poteva e non doveva fermarsi li.
Abbiamo deciso quindi di portare il nostro sostegno ad alcune realtà,
collettivi e singole persone che in questi ultimi anni si sono trovati a
fronteggiare costi o difficoltà economiche ingenti (anche a seguito di
spese legali da sostenere o carcerazioni) per aver seguito un ideale di
lotta e cambiamento che noi condividiamo e sosteniamo.
In un momento storico particolare in cui spinte di cambiamento sembrano
giungere da tante e diverse parti, ma in cui assistiamo anche a tanta
politica fatta di sole chiacchiere, abbiamo scelto di dare supporto
concreto a chi porta avanti lotte concrete contro la devastazione dei
territori e contro le vecchie e nuove schiavitù nel mondo del lavoro,
in autonomia e senza delega alcuna.