Oltre la difesa dell’Ambulatorio Medico Popolare: appello per la costruzione di una assemblea generale – Ottobre 2008

  • Per una politica dei diritti e contro l’incubo securitario facciamo appello a tutte le situazioni che hanno reso possibile la nascita dell´Ambulatorio Medico Popolare
  • Questa esperienza rischia di chiudere sotto l’attacco di interessi speculativi. Abbiamo deciso di non subire lo sfratto e, pertanto, abbiamo bisogno di una presa in carico politica collettiva della nostra lotta.
  • Come, 15 anni fa, da una assemblea cittadina nacque questa esperienza, riteniamo che oggi, proprio da una assemblea, debbano nascere nuove strategie non solo di resistenza ma di rilancio delle lotte.
  • Questo spazio deve rimanere attivo perché continui ad essere uno strumento solidaristico e di lotta politica per tutti quelli che preferiscono, ad un mondo dominato dal denaro, un duro conflitto sociale per i diritti fondamentali per tutti.

 

  1. L’AMP nasce nel percorso politico della Assemblea Permanente per i Diritti Negati, risposta alla ascesa elettorale della destra razzista a Milano nel 1993-1994. In questi anni, oltre alla assistenza sanitaria di base per chi non ne ha diritto, al consultorio donne demedicalizzato, all’antipsichiatria ci siamo occupati di controinformazione e lotta sul diritto alla salute e sui diritti dei migranti. Oggi, una sentenza del tribunale ci condanna allo sfratto ed al pagamento di oltre 14.000 euro di “danni” al proprietario, che ha comprato per poche lire allo scopo di aprire un negozio.
  2. Nella situazione culturale attuale, al concetto di “diritto alla cura e alla prevenzione” si è sostituita la pura mercificazione. Il progressivo snaturamento del Sistema Sanitario Nazionale passa attraverso tagli dei servizi e aumento dei costi a carico del malato. Il diritto alla salute non è l´unico sotto attacco. Stanno venendo a mancare diritti che si davano per acquisiti sul fronte abitativo, nei posti di lavoro, nell’istruzione ed in tutti i servizi in generale.
  3. Di fronte a tutto ciò, le classi dominanti mettono in campo la strategia securitaria che fomenta la paura per il diverso (straniero o deviante) distraendo dall’impoverimento e dello sfascio dello stato sociale. Questo è l´utilizzo politico del razzismo, con la sponda istituzionale delle leggi razziste, dell’esercito nelle strade e delle violenze razziali dei fascisti in divisa, con la sponda politica della “comprensione” del centro-sinistra verso “l´allarme sicurezza” (orchestrato ad arte dai servi mediatici del potere), con la sponda sociale dei “bravi cittadini” che incendiano i campi rom e uccidono a sprangate.
  4. In questo contesto l´attività dell´AMP rappresenta una provocazione unica: attraverso la pratica della solidarietà e del mutuo soccorso avvicina gli sfruttati indipendentemente dal colore della pelle, dalla cultura, dalla presenza o meno di un credo religioso. Non è casuale la localizzazione della nostra esperienza in una casa occupata, né la solidarietà portata agli occupanti Rom di via Adda, né gli interventi nelle scuole di italiano. Abbiamo rappresentato uno strumento e uno stimolo alla lotta per i diritti di tutti.
  5. Per tutti questi motivi non abbiamo alcuna intenzione di chiudere una esperienza lunga 14 anni in un quartiere caratterizzato da una crescente presenza di popolazione immigrata, proprio per questo nel mirino delle politiche securitarie e pattugliato dall´esercito. Un quartiere che richiede la nostra presenza per contrastare una cultura xenofoba che sta minando la dignità dell´esistenza della popolazione.
  6. L’esperienza dell’AMP non può chiudere ora visto che la situazione si è evoluta in modo ben peggiore di quella che analizzammo 15 anni fa. In una città che si è fatta rinchiudere in spazi politici sempre più angusti, in cui il dibattito culturale è spesso desolante, abbiamo la necessità assoluta di riprendere in mano istanze di libertà e giustizia sociale per rilanciare una politica di difesa ed estensione dei diritti per tutti. Mantenere in vita l’AMP è un atto concreto di resistenza ma anche di rilancio contro il razzismo e l’erosione dei diritti.

 

VI CHIEDIAMO DI PARTECIPARE ALLA DIFESA DELLA NOSTRA ESPERIENZA

ASSEMBLEA GENERALE IL GIORNO 20/11/2008 ALLE ORE 21.00 PRESSO USI (Viale Bligny 22)

PRESIDIO ANTISFRATTO IL 25/11/2008 DALLE ORE 6.00, DAVANTI ALLA SEDE DELL’AMP (Via dei Transiti 28).

 

Ambulatorio Medico Popolare

 

per informazioni: 02-26827343 lunedì e giovedì pomeriggio;

e-mail: ambulatorio.popolare@inventati.org

sito web: www.ambulatoriopopolare.org